Angiostrongylus vasorum: un ospite insidioso
Pubblicato da Gianluca Vellotti, Medico Veterinario in Scienze Veterinarie · Martedì 12 Mar 2024
Tags: Angiostrongylus, vasorum, angiostrongilosi, ospiti, insidiosi, salute, animale, cani, parassiti, veterinaria, prevenzione
Tags: Angiostrongylus, vasorum, angiostrongilosi, ospiti, insidiosi, salute, animale, cani, parassiti, veterinaria, prevenzione
Ed eccoci a parlare di parassiti, quei piccoli ospiti spesso invisibili che possono diventare causa di gravi patologie per i nostri amici a quattro zampe fino anche alla loro morte. In questo articolo parleremo di lui, L'Angiostrongylus vasorum, un verme nematode che sceglie come propria casa il cuore e i vasi sanguigni polmonari dei cani diventando un ospite potenzialmente pericoloso se la sua presenza non viene diagnosticata tempestivamente.
Ma vediamo di capirne di più
Il cane ed il gatto sono gli ospiti definitivi ma il ciclo biologico di questo parassita richiede lo sviluppo all'interno di ospiti intermedi come le chiocciole e le lumache prive di guscio.
Le larve del parassita vengono ingerite dagli ospiti intermedi, dove si sviluppano e diventano infettanti (L2 - L3). Il cane o il gatto ingeriscono l'ospite intermedio (lumaca), le larve migrano dall'intestino (L4) e si stabiliscono nel cuore in particolare nel ventricolo destro e nei vasi arteriosi polmonari, dove crescono fino a diventare vermi adulti (L5) , riproducendosi e rilasciando uova. Le uova dunque schiudono dando alla luce piccole larve (L1) che attraverso colpi di tosse, vengono deglutite raggiungendo il trasto gastroenterico ed eliminate con le feci dell' ospite completando così il ciclo.
Ma quali sono i sintomi ?
I sintomi dell'angiostrongilosi non sono molto chiari, possono variare da lievi a gravi includendo tosse persistente, difficoltà respiratorie, affaticamento, perdita di peso, febbre, ridotta capacità di esercizio, sanguinamento anomalo e collasso. Tuttavia, alcuni cani possono essere asintomatici o mostrare solo segni lievi, rendendo la diagnosi più difficile.
Come diagnostichiamo ed in che modo interveniamo ?
Possiamo raggiungere una diagnosi di angiostrongilosi attraverso esami di laboratorio (test sierologici) ed esame coprologico (feci). Esistono diverse terapie che mirano alla eliminazione del parassita ed alla gestione delle complicanze create dalla sua presenza.
È compito del veterinario optare per il trattamento più indicato in funzione delle condizioni cliniche ed alla valutazione del paziente.
Ma come possiamo fare per prevenire ?
La prevenzione è fondamentale per proteggere la salute dell'animale. Tra le misure preventive sarebbe opportuno limitare l'accesso ai cani a lumache e chiocciole, utilizzare regolarmente prodotti antiparassitari che proteggono contro i nematodi in particolare in quei soggetti che posso essere esposti al rischio. È opportuno effettuare controlli regolari dal veterinario per individuare precocemente eventuali segni di infezione.
Concludendo possiamo dire che l'angiostrongilosi nel cane è una malattia seria da non sottovalutare. Con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato, è possibile migliorare le probabilità di recupero del cane e prevenire gravi complicazioni.
Gianluca Vellotti
Medico Veterinario Esperto in IAA
Perfezionamento in Nuovi Animali da Compagnia
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